Sono sempre di più le persone in povertà assoluta nel nostro Paese: si contano infatti oltre 5,6 milioni di individui secondo i dati ufficiali diffusi dall’Istat sul 2022 (9,7% in crescita dal 9,1% dell’anno precedente). Siamo di fronte a un fenomeno strutturale e in significativo aumento, visto che solo 15 anni fa riguardava appena il 3% della popolazione. Un dato che per l’anno in corso è preoccupante commenta Banco Alimentare che già oggi registra un incremento di richieste di aiuto di oltre 50mila persone. “L’aumento dei prezzi ha aggravato la situazione delle categorie più fragili: famiglie monoreddito e con lavori precari, i nostri vicini di casa che a fatica arrivano a fine mese e si arrangiano per riuscire ad avere lo stretto necessario per vivere. L’emergenza è diventata l’ordinarietà e non fa più rumore. È il momento di fare tutti di più e meglio”, esorta Giovanni Bruno, presidente della Fondazione Banco Alimentare Onlus. In tutta Italia sono oltre 7.600 le organizzazioni partner territoriali convenzionate con Banco Alimentare (mense, centri di accoglienza, case-famiglia, etc.) che offrono aiuto alimentare a 1.750.000 persone in difficoltà. Nel 2022 Banco Alimentare ha fatto arrivare oltre 110.000 tonnellate di alimenti, parte salvate dallo spreco, parte derivate da programmi nazionale ed Europeo di aiuto alimentare per la distribuzione gratuita agli indigenti. Per far sì che questa “catena di solidarietà” possa essere sempre più efficace è necessario continuare a lavorare su più tavoli per costruire relazioni ancora più solide con i soggetti della filiera agroalimentare da un lato e con le istituzioni. “Abbiamo avuto rassicurazioni dal Governo sul rifinanziamento del Fondo nazionale in Legge di bilancio a sostegno degli indigenti – commenta Bruno – auspichiamo che possa essere in misura adeguata alle crescenti richieste di aiuto, anche con il supporto delle istituzioni”.