ActionAid lancia oggi un appello urgente alla comunità internazionale, chiedendo “un’azione immediata per far arrivare a Gaza aiuti essenziali in carburante. Mentre gli ospedali sono sull’orlo di rimanere senza corrente, le vite dei pazienti, compresi i neonati e gli anziani, sono in grave pericolo”. Le Nazioni Unite hanno dichiarato che la vita di almeno 120 neonati in incubatrice, 70 dei quali sottoposti a ventilazione meccanica, negli ospedali di Gaza è a rischio a causa della mancanza di carburante. “Senza questo supporto critico, questi bambini moriranno”, denuncia ActionAid. Secondo il Centro d’informazione palestinese, gli ospedali di Gaza servono solitamente 1.100 pazienti con insufficienza renale, tra cui 38 bambini, con 13.000 sedute di dialisi al mese. L’ospedale Shifa, il più grande della Striscia di Gaza, sta trattando oltre 5.000 pazienti, superando di gran lunga la sua capacità di 700 pazienti, e ospita oltre 45.000 sfollati interni. Senza aiuti di carburante, questi ospedali non saranno più in grado di curare i pazienti e molti di loro moriranno. “Siamo a un punto critico, in cui un’azione immediata può fare la differenza tra la vita e la morte di migliaia di civili a Gaza. La situazione è terribile e il momento di agire è adesso”. ActionAid chiede alle persone, ai governi e alle organizzazioni di tutto il mondo di “unirsi e di agire con decisione per affrontare la crisi umanitaria a Gaza” e “di fare tutto ciò che è in loro potere per ottenere un cessate il fuoco immediato, revocare l’ordine di evacuazione a Gaza, garantire la piena protezione e sicurezza dei civili e assicurare assistenza umanitaria salvavita ora”.