Malgrado le tante disparità territoriali da sempre sottolineate, la spesa sanitaria pubblica pro-capite è superiore a 2mila euro in tutte le regioni. Oltre 1,3 miliardi le prestazioni di prevenzione e cura erogate in un anno, 29 mila le strutture pubbliche e private accreditate, per un totale di 236 mila posti letto. E’ quanto emerge dal Rapporto Fnomceo-Censis “Il valore economico e sociale del Servizio sanitario nazionale – Una piattaforma fondamentale per il Paese”, presentato oggi a Roma nell’ambito del convegno “Valore salute: Ssn, volano di progresso del paese”, promosso dalla Fnomceo per celebrare i 45 anni del Ssn.
Una figura presidio chiave che beneficia di alta fiducia e buona social reputation come il medico di medicina generale (Mmg), conta ancora 40 mila professionisti diffusi nei territori, con una media di 1.300 adulti residenti per Mmg. Il campo di oscillazione regionale per Mmg varia tra i 1.514 adulti in Lombardia e i 1.063 in Umbria.
Per Filippo Anelli, presidente Fnomceo, “la spesa sanitaria pubblica è un investimento economico i cui effetti si dispiegano su tutti i territori del nostro paese, e pertanto le sue risorse possono essere considerate ad alto impatto economico e occupazionale, con in più il pregio di distribuire i benefici in modo diffuso nei territori”.
“Il valore sociale del Servizio sanitario – aggiunge – richiama ulteriori contributi rilevanti, come quello alla coesione sociale sui territori”. Il Ssn, conclude, “contribuisce a tenere insieme la società anche perché esercita una funzione di rassicurazione delle persone di ogni ceto sociale, facendole sentire con le spalle coperte in caso di insorgenza di patologie”.