A partire da oggi, martedì 24 ottobre, la città di Roma sarà cornice e testimone dell’iniziativa di sensibilizzazione promossa dalla Comunità Ebraica di Roma per chiedere il rilascio degli ostaggi rapiti da Hamas il 7 ottobre 2023. L’iniziativa – si legge in un comunicato diffuso dalla Comunità ebraica capitolina – prevede venti installazioni di monitor LED, posizionati in diversi quartieri della Capitale, che mostreranno le immagini degli oltre 220 ostaggi. Ogni giorno, dalle prime ore del mattino fino a tarda sera, si alterneranno volti e nomi degli ostaggi. Le installazioni sono presenti nei seguenti luoghi: Viale Parioli; Viale Liegi; Piazza Don Minzoni; Via Flaminia (Flaminio); Via Flaminia (Fleming); Via Vigna Stelluti; Via Cicerone; Piazza Pio XI; Piazza Villa Carpegna; Via Labicana; Viale Manzoni; Piazza Lodi; Via Cesare Balbo; Piazza Indipendenza; Via Venti Settembre; Viale dell’Università; Via Maiella; Piazza Annibaliano; Corso Trieste 20; Via Luisa di Savoia.
Proprio in queste ore l’Unione delle Comunità ebraiche in Italia ha accolto le famiglie di alcuni ostaggi giunte a Roma per incontri con i vertici italiani. A nome del Consiglio e di tutte le 21 Comunità ebraiche italiane, la presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, Noemi Di Segni chiede “assieme alle famiglie tormentate dalle incertezze e dal dolore che si percorra ogni via di giustizia per i crimini contro l’umanità commessi dai terroristi di Hamas nei confronti delle vittime”. “Siamo impegnati – dichiara Di Segni in una nota dell’Ucei – affinché le istituzioni, le organizzazioni umanitarie e ogni rappresentanza diplomatica si attivino per riportare in sicurezza gli oltre 30 bambini, anziani, uomini e donne, 222 ostaggi, a casa, in Israele e si comprenda la minaccia del terrore antisemita per la società civile tutta”.