Oggi Giuseppe Melchiorre Sarto “sarebbe certamente un fiero oppositore” del “politicamente corretto” e del “pensiero debole”. Lo ha detto il patriarca di Venezia, mons. Francesco Moraglia, nell’omelia della messa presieduta ieri pomeriggio presso la chiesa parrocchiale di San Pio X di Marghera, a conclusione delle celebrazioni per la peregrinatio corporis del Santo nel territorio del Patriarcato. Nella parrocchia dove per diciotto anni don Giuseppe Sarto (detto don Bepi) esercitò il suo ministero subito dopo l’ordinazione sacerdotale, Moraglia ha ricordato la sua “capacità di profezia, coraggio e libertà di parola, soprattutto di fronte ai giudizi degli uomini”. San Pio X, ha osservato, “in un mondo che si distaccava sempre più dalla fede – seppe annunciare con fierezza il Vangelo, non cercando il plauso degli uomini o il facile consenso. Il suo desiderio era sempre quello di essere e restare fedele al Signore Gesù e al suo Vangelo”.
Il suo motto “Instaurare omnia in Christo” è “biblico (tratto dalla lettera agli Efesini), essenziale ed esaustivo – ha spiegato ancora il patriarca di Venezia –. Esprime con grande chiarezza, anche ai nostri giorni, quale fosse il centro unificatore della sua vita, il suo riferimento e fondamento spirituale”. Oggi più che mai, ha concluso Moraglia, “la Chiesa è chiamata ad esprimere con semplicità, in modo comprensibile e credibile il mistero del Dio Misericordia. San Pio X anche oggi ci invita ad essere – per riprendere un’efficace immagine evangelica – come quei tralci che, solo se uniti alla vite che è Cristo, danno frutto”.