Germania: Berlino, sostegno a Israele alla Porta di Brandeburgo. Steinmeier (presidente federale), “insopportabile che gli ebrei vivano ancora nella paura”

Una grande manifestazione a sostegno di Israele e per rispondere agli attacchi antisemiti di questi giorni in Germania si è svolta ieri presso la Porta di Brandeburgo, a Berlino. Hanno partecipato circa 25mila persone. “Niente è più come prima” dall’attacco terroristico di Hamas contro Israele, ha dichiarato il presidente federale Frank-Walter Steinmeier durante la manifestazione a Berlino. All’evento di solidarietà è intervenuto anche il vescovo Michael Gerber, vicepresidente della Conferenza episcopale tedesca. Steinmeier ha ricordato come dalla fine della Shoah mai così tanti ebrei sono stati uccisi in un attentato, giustificando Israele “che ha il diritto di difendersi da questo terrorismo”. “E la Germania è fermamente dalla parte di Israele”, ha detto il presidente federale. “Preghiamo per voi e con voi”. La manifestazione di solidarietà aveva per slogan “Alzarsi contro il terrorismo, l’odio e l’antisemitismo – in solidarietà e compassione per Israele”. È stato organizzato da un’ampia alleanza di politici, chiese e associazioni. Il presidente federale ha precisato che il terrorismo è colpevole anche per i morti della Striscia di Gaza, perché “Hamas fa solo finta di rappresentarne gli interessi”. Sono stati i terroristi a condurre Gaza in una guerra militare distruttiva: “Lavoreremo per proteggere i civili; hanno bisogno di aiuti umanitari e di corridoi umanitari.
Mons. Gerber ha sottolineato: “Come cristiani in Germania, abbiamo una doppia responsabilità: in primo luogo, come cittadini di un Paese che ha portato sofferenze incommensurabili e milioni di morti agli ebrei solo pochi decenni fa. In secondo luogo, perché sappiamo che l’antisemitismo affonda le sue radici anche in una storia di colpa del cristianesimo”. Gerber ha ribadito che i cristiani guardano indietro con vergogna al fatto che gli ebrei avevano trovato troppo pochi aiutanti e sostenitori durante l’era nazionalsocialista. Proprio per questo motivo è importante stare al fianco degli ebrei oggi “quando vengono brutalmente attaccati in Israele e, sorprendentemente, sono di nuovo sotto pressione anche in Germania”.

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