“I santi ci confermano che è possibile seguire Gesù e vivere annunciando il suo Vangelo. Per la forza del loro ardore, contestano la nostra fede, a volte un poco assopita e ci richiamano alla urgenza di vivere il Vangelo oggi, dentro una società non più cristiana. E lanciano una sfida: all’interno della nostra cultura secolarizzata (e non scappando da essa!) è ancora possibile testimoniare il vangelo perché esso soddisfa le più profonde aspirazioni del cuore umano”. Lo ha affermato ieri pomeriggio il vescovo di Como, card. Oscar Cantoni, nell’omelia pronunciata ad Olgiate in occasione della celebrazione eucaristica che ha concluso la Settimana Gerardiana.
“I santi – ha osservato il porporato – sono sempre attuali in qualunque stagione storica e nelle differenti situazioni spirituali nelle quali noi ci troviamo. Essi ci testimoniano l’influsso benefico di Cristo nella loro vita, che spesso ha sconvolto la loro vita e l’hanno radicalmente trasformata”. “Ogni persona è una parola irripetibile di Dio”, ha sottolineato il card. Cantoni, aggiungendo che: “Nessuno è stato fatto in serie, ma ciascuno con i propri doni, nella sua originalità e freschezza”. “Nessuno è chiamato a ripetere la personalità e l’agire di san Gerardo”, ha spiegato il vescovo, ammonendo: “Ciascuno però può imitarlo, soprattutto perché si tratta di un comune laico. I battezzati laici sono la maggior parte del popolo di Dio, protesi verso la santità, che è la meta comune per tutte le vocazioni”.