Beni culturali: Napoli, assegnato il Premio Maneant al Museo diocesano di Aversa e all’Associazione In Octabo

(Foto: diocesi di Aversa)

Importante riconoscimento per il Museo diocesano di Aversa e per i soci dell’Associazione In Octabo, risultati vincitori della sezione Musei del Premio Maneant, organizzato dalla Fondazione San Bonaventura di Napoli. La premiazione è avvenuta sabato 21 ottobre, nella cornice del complesso monumentale di San Lorenzo Maggiore a Napoli, a conclusione dei due giorni del meeting “Sbam… Incontri ravvicinati (San Bonaventura Biblioteche Archivi Musei)”.
Erano sei le finaliste dell’evento, giunto alla terza edizione e rivolto agli operatori dei beni culturali: un’occasione di incontro e confronto tra istituzioni ed operatori della cultura per condividere problematiche, soluzioni ed iniziative culturali. Il premio è stato ritirato da Stefano Cavallo, archivista della diocesi di Aversa e socio dell’Associazione In Octabo, che si occupa della promozione e valorizzazione del Museo diocesano di Aversa. L’iniziativa premiata, dal titolo “Mab da toccare. Percorsi senza barriere”, si è svolta dal 13 al 21 maggio 2023, in occasione delle Giornate di valorizzazione del patrimonio culturale ecclesiastico “Oltre lo scivolo. Beni culturali ecclesiastici: dall’accessibilità all’inclusione”. La sede dell’evento è stato il Museo diocesano con la sua collezione pittorica e documentaria permanente che racconta la storia, la committenza e la devozione della diocesi stessa. Per l’occasione è stato proposto un “percorso tattile” su una selezione di opere del Museo, dell’Archivio e della Biblioteca, in modo da rendere percepibili forme, dimensioni, materiali, motivi decorativi. Nella sala didattica, inoltre, è stato installato un video multimediale sulla collezione museale esposta, supportato da sottotitoli e affiancato dalla lingua dei segni. La partecipazione è stata gratuita ed aperta a tutti.
“‘Mab da toccare’ ha consentito di porre l’attenzione alle persone con disabilità – spiega Stefano Cavallo – e, in modo particolare, ha permesso di riflettere sulla necessità dell’inclusione a 360° gradi. Le esperienze visive, tattili ed uditive per una cultura priva di ostacoli sono state pensate per vivere l’aggregazione e la conoscenza del mondo storico artistico della diocesi”. I tre enti coinvolti auspicano che l’iniziativa svolta possa crescere e radicarsi nella comunità diocesana per divenire una vera e propria installazione fissa.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Mondo