Dopo una attesa lunga 26 anni (la prima proposta risale al 1997), lo scorso marzo il Parlamento ha approvato la Legge delega della riforma dell’assistenza agli anziani non autosufficienti (L. 33/2023), fortemente voluta dalle organizzazioni riunite nel Patto per un nuovo welfare sulla non autosufficienza che alla stessa hanno contribuito attraverso proposte concrete in larga parte recepite.
Ma a cosa serve una riforma nazionale? A partire dagli anni ’80, in tutta Europa il numero degli anziani è cresciuto così come i bisogni socio-sanitari di questa fetta di popolazione, determinando di conseguenza la necessità di modificare, da parte delle istituzioni, i sistemi di welfare. Esattamente in questa direzione si sono mosse le riforme attuate negli anni passati in alcuni paesi europei, come la Germania (1995), la Francia. (2002), la Spagna (2006).
Analogamente, la Legge 33 prevede una revisione complessiva delle politiche dell’assistenza agli anziani in Italia, finalizzata al loro rafforzamento. Riuscire a tradurla in pratica, però, è tutt’altra questione. Esiste il diffuso timore che – come già accaduto in tante occasioni – la riforma rimanga una lista di buone intenzioni senza possibilità di essere attuata inattuata. I passaggi di questi mesi risulteranno cruciali.
Da una parte, la stesura dei decreti legislativi – entro il gennaio 2024 – nei quali declinare operativamente l’impianto della Delega; dall’altra, la Legge di bilancio 2024, con le relative decisioni in termini di fondi e prime azioni da compiere.
Su questi due temi e relativi obiettivi si terrà a Roma domani, martedì 24 ottobre, dalle 14.30 alle 19, presso la sede della Cia – Agricoltori italiani, Auditorium Avolio, in via Mariano Fortuny 16 (zona piazzale Flaminio), un incontro pubblico di confronto con il viceministro al Welfare, Maria Teresa Bellucci, e i responsabili sanità/welfare dei partiti: Mariolina Castellone, M5S – Luca Coletto, Lsp – Alessio D’Amato, Azione – Marcello Gemmato, FdI – Andrea Mandelli, Forza Italia – Annamaria Parente, Italia Viva – Marina Sereni, Pd.