“La missione di Gesù, insieme ai pubblicani, alle prostitute, ai poveri, ai piccoli, a coloro che non sono ben realizzati, è una lezione e una proposta per tutti noi”: lo ha detto ieri l’arcivescovo di Madrid, José Cobo Cano, nella prima messa presieduta da cardinale, nel Collegio spagnolo di Roma. Queste realtà sono la diaconia, il servizio che costruisce, ha insistito, “missione, impegno e legame”. Toccare la terra, stare accanto a tutti loro, gli “antieroi”, ci insegna la misericordia di Dio.
Sentirsi parte della missione comune di Gesù Cristo e della Chiesa “evita il personalismo”. Tutti i cristiani hanno “una missione ciascuno e come comunità”, ha sottolineato il porporato, perché siamo una comunità. “Una comunità diversa e fragile, ma che condivide anche un affetto”.
I poveri, i pubblicani e le prostitute ci insegnano che queste fragilità sono un’opportunità per avvicinarci a quella misericordia di Dio. Sono un esempio di “persone che camminano anche se sbagliano”. Inoltre, il card. Cobo ha invitato a creare comunità di affetto e di abbraccio, per trascorrere del tempo insieme e lavorare sulla missione comune di Gesù.