“Poiché viviamo giorni di guerra in più parti del mondo (Papa Francesco ha parlato più volte di ‘guerra mondiale a pezzi’), prolunghiamo – anche attraverso l’intercessione di san Pio X – la nostra preghiera e richiesta di pace e riconciliazione per l’Ucraina, la Terra Santa e per tanti altri luoghi del mondo – pensiamo al Nagorno Karabakh – tuttora martoriati o a grave rischio di escalation, senza dimenticare tutte le tante guerre dimenticate ma, non per questo, meno dolorose”.
Ha esordito così il patriarca di Venezia Francesco Moraglia, nell’omelia della messa presieduta questa mattina presso la basilica della Salute nell’ambito delle celebrazioni per la peregrinatio corporis nel patriarcato di San Pio X, patriarca di Venezia tra il 1893 e il 1903, prima di diventare pontefice. La messa era particolarmente programmata e pensata come momento di pellegrinaggio, comunione e spiritualità del clero veneziano in ossequi all’antico e amato patriarca Sarto. Alla celebrazione ha partecipato anche il vescovo di Vicenza Giuliano Brugnotto che aveva nella prima mattinata tenuto una Lectio Magistralis per la Facoltà di Diritto Canonico dedicata a San Pio X e che ha sede presso il Seminario patriarcale. Giuseppe Melchiorre Sarto, “in un contesto sociale e culturale che sempre più si distaccava dalla fede, annunciò dovunque, e con coraggio, il Vangelo, non cercando il plauso degli uomini o il facile consenso- ha concluso Moraglia -. Il suo proposito rimase, sempre, quello di essere fedele al Signore Gesù e al suo Vangelo”.