Un percorso di accompagnamento per genitori che hanno perso un figlio: viene proposto nella diocesi di Mantova. “La perdita di una persona amata è una delle grandi sofferenze che tutti prima o poi attraversiamo, perché iscritta nell’ordine naturale della vita – si legge sul sito diocesano -. La perdita di un figlio è invece un dolore insopportabile, che ci coglie sempre impreparati e travolge con violenza inaudita ogni argine che ci eravamo costruito. Il dolore apre una voragine che inghiotte presente e futuro, la vita improvvisamente sembra sospesa, soffocata ogni progettualità; come dice Papa Francesco, ‘è uno schiaffo alle promesse, ai doni, ai sacrifici d’amore gioiosamente consegnati alla vita che abbiamo fatto nascere’”.
“Qualunque sia il nostro modo di reagire, in quel momento inizia un faticoso cammino di ricostruzione della propria identità e della propria storia, integrandovi il dolore e cercando di vedere nella perdita del figlio un misterioso disegno della Provvidenza. È un percorso che molto spesso non può essere vissuto in solitudine, ma chiede di essere condiviso con chi ha fatto la stessa esperienza, e accompagnato da qualcuno che possa creare occasioni di prossimità e spazi di ascolto autentico. Nel racconto di sé è possibile rileggere la propria storia, trovare risposte di senso al dolore, tornare ad essere capaci di fare scelte che possano riconciliare con la vita”. Questo è il pensiero che fonda e sostiene il percorso Talità kum, che si propone di accompagnare le coppie di genitori “orfani” di un figlio nel loro faticoso cammino di elaborazione del dolore, e nell’affrontare la vita con uno sguardo diverso, che aiuti a far entrare la luce di Cristo in quella ferita piena di amore.
Gli incontri si svolgeranno nelle sale interne del santuario delle Grazie, dalle 9 alle 12, in queste date: 21 ottobre, 11 novembre, 9 dicembre, 13 gennaio, 10 febbraio, 9 marzo, 13 aprile.