“Crescita, coesione sociale, equilibrio ambientale, qualità del lavoro sono tra loro strettamente connessi. Laddove crescessero diseguaglianze, emarginazioni, povertà, sarebbe l’intera società a fare un passo indietro”. È il monito lanciato questa mattina dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel suo intervento nel corso della cerimonia di consegna delle insegne di Cavaliere dell’Ordine “Al merito del lavoro” ai Cavalieri del lavoro nominati il 2 giugno scorso.
“L’accelerazione tecnologica, il progresso digitale, la robotica, l’intelligenza artificiale stanno portando sfide nuove al lavoro. Ci saranno cambiamenti da affrontare”, ha osservato il capo dello Stato, ricordando che “l’Unione europea si è posta il tema di rendere ‘giusta’ la transizione con interventi pubblici adeguati, ma ha voluto anche dotarsi dell’ambizione di guardare all’innovazione traducendola in una solida base industriale. È il caso del Chips Act con cui si propone di portare la produzione di chip e semiconduttori al 20% di quella mondiale, con investimenti che puntano a oltre 100 miliardi di euro”. “Vi è bisogno di eccellenze quindi: aiutano il Paese. Ancora di più se riescono a fare sistema”, ha evidenziato Mattarella, convinto che “se l’Italia intermedia – territoriale, sociale, imprenditoriale – sa colmare i vuoti, cancellare le distanze, far marciare l’innovazione, l’integrazione, la sostenibilità”. “È il futuro da costruire insieme. L’orizzonte comune europeo”, ha concluso il presidente che, ribadendo ai nuovi Cavalieri del lavoro che “la Repubblica vi è riconoscente per quanto avete realizzato e per quanto continuerete a fare”, ha affermato: “Le esperienze positive che oggi celebriamo – le vostre – ci incoraggiano ad avere fiducia nel futuro dell’Italia”.