Otto sacerdoti arrestati di recente dal regime di Daniel Ortega e Rosario Murillo sono stati trasferiti domenica scorsa dagli arresti domiciliari, che stavano trascorrendo nel Seminario nazionale Nuestra Señora de Fátima, alle celle della Direzione di assistenza giudiziaria, il famigerato carcere noto con il nome di El Chipote. La notizia è stata riportata dagli organi informativi indipendenti del Nicaragua, in base alla denuncia dell’avvocata e ricercatrice Martha Patricia Molina, la quale ha anche lanciato l’allarme che nel nord del Paese, in questo momento, non solo i religiosi ma anche i laici sono in pericolo, e pure i minori”.
A scatenare la decisione del regime potrebbe essere stato l’esilio di padre Harving Padilla, che si trovava nel Seminario. Fonti vicine alla Conferenza episcopale del Nicaragua hanno informato che i sacerdoti trasferiti sono Cristóbal Gadea, Julio Ricardo Norori, Iván Centeno, Álvaro Toledo, Yesner Cipriano Pineda, Ramón Esteban Angulo Reyes, il pastore Eugenio Rodríguez Benavides e Osman Amador Guillén. Attualmente sono 13 i sacerdoti incarcerati, la maggior parte dei quali appartenenti alla diocesi di Estelí, che è sotto l’amministrazione apostolica di mons. Rolando Álvarez, a sua volta agli arresti nel carcere di La Modelo, dopo aver subito una condanna a 26 anni di carcere.