(Strasburgo) “Hamas ci ha trascinati in una nuova spirale di violenza”: è netta e ferma la condanna che Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea, esprime verso l’organizzazione terroristica. Racconta, nella sede del Parlamento europeo a Strasburgo, le “pure malvagità” che ha visto di persona, visitando nei giorni scorsi le zone di Israele prese di mira dall’attacco di Hamas, ed esprime nuovamente, anche a nome dell’Ue, condoglianze ai parenti delle oltre mille vittime e vicinanza al popolo e al governo israeliani. “Ma non ci sono scuse – afferma immediatamente dopo – per il bombardamento sull’ospedale di Gaza. Bisogna tutelare i civili dalla furia di questa guerra”. Von der Leyen dà la linea all’Ue, cercando una posizione di equilibrio e di mediazione, anche perché, e lo conferma, Hamas non rappresenta i palestinesi. Esprime poi vicinanza a Francia, Svezia e Belgio, Paesi europei che hanno subito i contraccolpi di quanto accade in Terra Santa, con un ritorno del terrorismo sul suolo continentale. Quindi afferma: “Non c’è contraddizione tra esprimere solidarietà a Israele e portare aiuti alla popolazione di Gaza”, doppiamente vittima della furia di Hamas e delle ritorsioni di Israele. “Bisogna agire secondo il diritto umanitario internazionale”, preservare i civili, portare aiuti alle popolazioni prese tra due fuochi. “L’Europa sia sempre al fianco dell’umanità nel rispetto dei diritti umani”. Quindi spiega le azioni intraprese per portare aiuti umanitari – triplicati – a Gaza, anche attraverso un ponte aereo che si muove verso l’Egitto; nega che gli aiuti finanziari finora concessi alla Palestina abbiano potuto sostenere Hamas (è l’accusa che proviene da destra e dai sovranisti al Parlamento europeo); torna a ribadire che “vanno contrastati l’oscurantismo e l’antisemitismo che serpeggiano in Europa. Dobbiamo proteggere la vita degli ebrei in Europa”.