Nel 2022 la componente straniera in Italia è rimasta in linea con il 2021, con 17.683 detenuti stranieri su 56.196, pari al 31,4% della popolazione carceraria complessiva. Di questi 16.961 sono uomini e 722 donne. Il 53% dei detenuti sono africani. In particolare, i nordafricani ingrossano le fila dell’area geografica: Marocco (3.577) e Tunisia (1.797) rappresentano da soli il 56% della componente africana. Spiccano i reati contro il patrimonio (8.951 detenuti) e quelli contro la persona (7.609). A seguire, i reati in materia di stupefacenti (5.811) e quelli contro la pubblica amministrazione (3.466).Rispetto all’anno precedente, si è invece assistito ad un consistente aumento degli ingressi di minori in carcere, sia italiani sia stranieri: 1.016 ingressi nel 2022, di cui 496 italiani e 520 stranieri. Un fenomeno, almeno in parte, connesso alle gang giovanili. Totalmente assente dal dibattito pubblico la condizione dello straniero come persona offesa da un reato, anche se denunciano decine di migliaia di furti, danneggiamenti, truffe e frodi informatiche, lesioni dolose, minacce, violenza sessuale e discriminazioni di vario genere.