Per far fronte all’emergenza dell’accesso dei minori alla pornografia online il Coordinamento delle associazioni per la comunicazione (Copercom) ha lanciato oggi un tavolo di co-progettazione. La prima fase si è aperta oggi con un incontro svoltosi oggi, a Roma. Nel saluto introduttivo Vincenzo Corrado, direttore dell’Ufficio nazionale per le comunicazioni sociali della Cei, ha sottolineato che “il Coordinamento offre stamane una risposta concreta a un tema attuale”. Il presidente del Coordinamento, Stefano Di Battista, ha insistito sulla “necessità di fare rete, perché le 29 associazioni che compongono il Copercom dispongono di una ricchezza e di una potenzialità che deve essere valorizzata”. Hanno guidato la riunione Rosanna Milone, awareness and advocacy strategist di Fondazione Carolina, e Cristina Tugnoli, consulente alla progettazione sociale. “Il 27% dei genitori lascia i figli minorenni da soli con un device”, mettendo a rischio la loro tutela on line, ha affermato Milone, che ha citato un sondaggio della Fondazione. Con le realtà associative presenti al tavolo, il Copercom agirà su due macro aree: sensibilizzazione (opinione pubblica, istituzioni, stake holder: medici, media e giuristi) e formazione (comunità educante e ragazzi). Al centro dell’impegno, è stato precisato, l’educazione all’affettività e una maggiore consapevolezza da parte dei genitori. Erano presenti i rappresentanti di Age (Associazione italiana genitori), Aiart (Associazione cittadini mediali), Anspi (Associazione nazionale San Paolo Italia), Meter, Mpv (Movimento per la vita italiano), Uciim (Unione cattolica italiana insegnati medi), Ucsi (Unione cattolica stampa italiana), Ugci (Unione giuristi cattolici italiani) e Weca (Associazione webmaster cattolici italiani).