Gli oltre 5 milioni di cittadini stranieri residenti in Italia, di cui 1.600.000 in povertà assoluta, “possono stare tranquilli perché chi risiede regolarmente nel nostro Paese ha diritto all’iscrizione al SSN e al medico di base. E’ l’adeguamento di un importo che in passato era di circa 380 euro e oggi viene innalzato fino a 2000 euro, con un aumento del 500%”. Così Oliviero Forti, responsabile dell’ufficio immigrazione di Caritas, spiega al Sir l’aumento del contributo volontario al Servizio sanitario nazionale per gli stranieri che vivono in Italia, come previsto dalla legge di bilancio presentata ieri. Il contributo volontario per iscriversi al SSN riguarda gli studenti e le persone alla pari, il personale religioso, i titolari di permesso di soggiorno per residenza elettiva che non lavorano, il personale diplomatico e consolare, i dipendenti stranieri di organizzazioni internazionali, gli stranieri che partecipano a programmi di volontariato, i genitori over 65 con ingresso in Italia per ricongiungimento familiare. “Si tratta del contributo volontariato che già esiste all’interno del nostro sistema ma non riguarda tutti i cittadini stranieri residenti in Italia, solo particolari categorie che già in passato dovevano versare il contributo per potersi iscrivere al Servizio sanitario nazionale – precisa a margine della presentazione del XXXII Rapporto Immigrazione Caritas/Migrantes -. Si tratta di una quota residuale intorno al 2% della popolazione straniera oggi presente in Italia. Attendiamo il testo definitivo perché non si è ben compreso se questa cifra di 2.000 euro sarà annuale o farà riferimento all’anno solare. Questo può essere un problema perché se ci si iscrive a novembre o dicembre si rischia di pagare quella cifra per poco tempo”.