Economia: Maslennikov (Oxfam), “imposta su grandi patrimoni è occasione imperdibile per scuola, sanità, lotta a povertà”

“Un milione di firme sono una grande sfida, ma l’occasione è imperdibile. Noi tutti abbiamo l’opportunità di chiedere alla Commissione Ue di prendere in esame l’introduzione di un’imposta sulla grande ricchezza. Il gettito ricavato andrebbe in scuola, sanità, alloggi popolari, contrasto al lavoro povero, una transizione ecologica giusta – spiega Mikhail Maslennikov, policy advisor su giustizia fiscale di Oxfam Italia commentando la raccolta firme che prende il via oggi per introdurre un’imposta europea sui grandi patrimoni -. L’imposta permetterebbe inoltre di rallentare la crescita della concentrazione dei patrimoni e di aumentare il grado di equità dei sistemi impositivi. Contribuirebbe a ridurre, se non addirittura a superare, la paradossale situazione, per cui i percettori di redditi più elevati versano in Italia imposte dirette, indirette e contributi inferiori, in proporzione al reddito, a quanto corrisposto da chi ha redditi più bassi. Una palese ingiustizia, direi, una stortura che possiamo e dobbiamo correggere”.
L’entità delle entrate erariali dipende dall’effettività dell’imposta ovvero dal fatto che i titolari di grandi patrimoni non possano sfuggire a tassazione. “La possibilità di evadere o eludere l’imposta non deve essere sottovalutata. – continua Maslennikov – Per minimizzare i rischi, bisogna evitare di offrire esenzioni per specifiche tipologie di asset patrimoniali, tassando il patrimonio netto complessivo, tra cui anche i capitali detenuti in società non quotate o trasferiti in trust. È poi fondamentale rendere più efficiente l’amministrazione finanziaria, rafforzando la sua capacità di ricevere informazioni da parti terze, su tutte i gestori dei patrimoni finanziari, circa la consistenza della ricchezza tassata. E ancora, sarà importante proseguire nel rafforzamento della cooperazione internazionale in materia fiscale tra paesi, per rendere più difficile l’occultamento offshore dei capitali. A chi paventa che i ricchi fuggirebbero dal territorio nazionale per non pagare il tributo, rispondiamo con la previsione di robuste forme di exit taxation, in caso di cambio del Paese di residenza fiscale. Una barriera o un disincentivo alla fuga dei capitali”.
Il 67% dei cittadini europei, che hanno risposto all’indagine demoscopica Special Eurobarometer 529 condotta tra maggio e giugno 2022 su incarico della Commissione europea, ha concordato sull’importanza del prelievo fiscale a carico dei contribuenti più ricchi per finanziare misure di supporto alle fasce più povere della popolazione. A favore della misura anche illustri economisti, rappresentanti politici e i Patriotic Millionaires che si sono recentemente appellati al G20

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