A poco più di un mese dall’assunzione del coordinamento della Mensa della Provvidenza, nel convento dei Cappuccini alla Cervara, la Diocesi di Trento lancia un appello in particolare alla città per la fornitura di alimenti necessari ad offrire ogni sera un pasto caldo a un centinaio di bisognosi e alla distribuzione di oltre 250 pacchi viveri mensili. Per garantire la piena operatività della Mensa, si legge in una nota della diocesi, servono al momento scatole di pomodoro, legumi, tonno, olio (semi e oliva) farina bianca, zucchero, latte, pasta caffè, biscotti. In generale alimenti a lunga conservazione. La Mensa e il servizio dei pacchi viveri si regge su una rete di ben 300 volontari che si alternano nella raccolta delle forniture alimentari (di varia provenienza, in particolare supermercati, associazioni e privati), nella preparazione e nella distribuzione. A coordinare il loro lavoro c’è ora in particolare la Caritas diocesana. Il delegato dell’Area Testimonianza don Mauro Leonardelli ha scritto ai parroci della città, invitandoli a sensibilizzare le comunità in tal senso. “Nella sua lettera, don Leonardelli ringrazia “tutti i volontari che continuano a svolgere il loro servizio in modo eccellente e amorevole verso persone che attraversano difficoltà” ed invita ora ad estendere tale sensibilità, dando risposta all’appello “affinché – aggiunge – tale aiuto possa continuare nel migliore dei modi”. Nell’appello anche un richiamo anche alla Lettera alla Comunità dell’arcivescovo Lauro “Lievito e sale” laddove monsignor Tisi, a proposito del Convento lasciato dai Cappuccini in gestione alla Diocesi da fine agosto, così auspicava: “Dalla collina della città vorrei si riverberasse una luce di positività e speranza. La vicinanza alla fragilità sia la principale urgenza pastorale della nostra Chiesa”, Per rispondere all’appello tel. 0461 891124.