Sono 110 le corali, provenienti da altrettante parrocchie della diocesi di Catania, che si sono radunate al Seminario arcivescovile “Regina Apostolorum”. Moltissimi i giovani cantori che hanno riempito la chiesa interna alla struttura. Un evento organizzato dall’Ufficio liturgico diocesano, diretto da padre Salvatore Magrì, con il Responsabile diocesano della sezione “Musica sacra”, padre Francesco Abate, con l’obiettivo di riaffermare la centralità del canto nella liturgia e promuovere la comprensione della liturgia stessa.
La celebrazione dei Vespri, interamente cantati dall’assemblea, è stata presieduta dall’arcivescovo Luigi Renna, che nel suo discorso ha sottolineato l’importanza delle riforme liturgiche e della “Sacrosanctum Concilium”. “I libri liturgici promulgati dai santi Pontefici Paolo VI e Giovanni Paolo II sono l’unica espressione della lex orandi del Rito Romano – ha detto Mons. Renna –. La Liturgia è il culmine verso cui tende l’azione della Chiesa e la fonte da cui promana tutta la sua energia”. Mons. Luigi Renna ha posto l’accento sul canto sacro e della formazione liturgica: “Abbiamo bisogno di una seria e vitale formazione liturgica” per comprendere il valore dei simboli liturgici e riscoprire la capacità di stupirci di ciò che avviene nella celebrazione. Il vescovo ha anche evidenziato il significato del silenzio nella liturgia: “Il silenzio liturgico è molto di più: è il simbolo della presenza e dell’azione dello Spirito Santo che anima tutta l’azione celebrativa, per questo motivo spesso costituisce il culmine di una sequenza rituale. Il silenzio si muove al pentimento e al desiderio di conversione; suscita l’ascolto della Parola e la preghiera; dispone all’adorazione del Corpo e del Sangue di Cristo; suggerisce a ciascuno, nell’intimità della comunione, ciò che lo Spirito vuole operare nella vita per conformarsi al Pane spezzato”.
Il raduno delle corali parrocchiali è il primo di una serie organizzata dalla diocesi di Catania in tutto il territorio: i cantori e l’intera comunità sono chiamati ad approfondire il senso del canto liturgico e la profondità della liturgia stessa. Gli incontri saranno l’occasione per rinnovare l’impegno verso una liturgia più significativa e coinvolgente, allineata con il Concilio Vaticano II e guidata dalla bellezza dei simboli e dal fascino del silenzio.