A differenza degli altri vaccini a mRNA che hanno accompagnato il mondo durante la pandemia di Covid-19, il nuovo vaccino di Novavax si compone della proteina spike del Sars-CoV-2 ricombinante a cui è stato aggiunto un adiuvante, il Matrix-M. Il nuovo vaccino proteico adiuvato contro il Sars-Cov-2 è stato presentato alla Conferenza nazionale di sanità pubblica che si è conclusa a Cernobbio per iniziativa della Società italiana di igiene (Siti) da Chiara Azzari, immunologa dell’ospedale pediatrico Meyer di Firenze. “L’adiuvante è una molecola che serve a produrre quel po’ di infiammazione che innesca la risposta immunitaria – ha spiegato la docente –. Il Matrix-M è fatto di saponina, un estratto di corteccia d’albero. In questo modo si dà il via alla flogosi e si stimola il sistema immunitario, inducendo la produzione di anticorpi che si mantengono elevati per mesi”.
I limitati effetti collaterali di questo vaccino e l’efficacia anche nei soggetti più giovani, dai 12 anni in su, fanno sì che la versione aggiornata per contrastare le varianti di Covid sia somministrabile insieme al farmaco anti-influenzale. Quello che i medici auspicano è un elevato tasso di adesione alla campagna vaccinale. “È importantissimo che i medici di medicina generale, i farmacisti e tutti gli operatori sanitari sottolineino molto bene che questa possibilità di co-somministrare è assolutamente raccomandata da tutte le autorità sanitarie”, ha affermato Paolo Bonanni, docente di Igiene all’Università di Firenze.
Tra i principali vantaggi del vaccino aggiornato di Novavax c’è la maggiore facilità nel trasporto e nella conservazione, due fattori che potrebbero incidere sulla diffusione stessa del farmaco. La fase endemica che stiamo vivendo ha reso la malattia sicuramente meno grave rispetto ai primissimi mesi del 2020, quando il Covid-19 è stato individuato per la prima volta in Italia, ma ciò non vuol dire che ci si può permettere di abbassare la guardia. Il virus continua a mutare, con nuove varianti che subentrano l’una in seguito all’altra. Anche per questo la vaccinazione resta uno strumento di sanità pubblica fondamentale, è stato sottolineato a conclusione della Conferenza.