“La richiesta militare israeliana che 1,2 milioni di civili nel nord di Gaza si trasferiscano nel sud entro 24 ore, in assenza di qualsiasi garanzia di sicurezza o ritorno, equivarrebbe al crimine di guerra di trasferimento forzato. Deve essere ritirata. Lo chiede Jan Egeland, Segretario generale del Norwegian Refugee Council (Nrc) in un comunicato nel quale viene ribadito che “La punizione collettiva di innumerevoli civili, tra cui bambini, donne e anziani, come ritorsione per atti di orribile terrore compiuti da uomini armati è illegale secondo il diritto internazionale”. “I miei colleghi a Gaza – si legge nel testo – confermano che ci sono innumerevoli persone nelle zone settentrionali che non hanno i mezzi per trasferirsi in sicurezza sotto la costante raffica di fuoco. La perdita di vite civili causata dall’uso deliberato o indiscriminato della forza – sottolinea il Segretario Nrc – è un crimine di guerra di cui i responsabili dovranno rispondere. Temiamo che Israele possa sostenere che i palestinesi che non sono riusciti a fuggire dal nord di Gaza possano essere erroneamente ritenuti partecipanti diretti alle ostilità e presi di mira. Gli Stati Uniti, il Regno Unito, l’Ue e le altre nazioni occidentali e arabe che hanno influenza sulla leadership politica e militare israeliana – conclude – devono chiedere che l’ordine illegale e impossibile di ricollocamento venga immediatamente annullato”.