“In gran parte qui siamo uomini. Ma uomini e donne ricevono lo stesso Battesimo e lo stesso Spirito. Il Battesimo delle donne non è inferiore a quello degli uomini. Come possiamo assicurare che le donne si sentano parte integrante di questa Chiesa missionaria?”. Lo ha detto il card. Jean-Claude Hollerich, relatore generale al Sinodo sulla sinodalità, presentando i contenuti delle cinque Schede di lavoro contenute nella sezione B2 dell’Instrumentum laboris, sul quale i 344 partecipanti al Sinodo sulla sinodalità presenti in Aula Paolo VI hanno cominciato a lavorare. “Noi uomini percepiamo la diversità e la ricchezza dei carismi di cui lo Spirito Santo ha fatto dono alle donne?”, si è chiesto Hollerich: “O il modo in cui ci comportiamo dipende spesso dall’educazione che abbiamo ricevuto, dal background familiare in cui siamo cresciuti, o dai pregiudizi e dagli stereotipi della nostra cultura? Ci sentiamo arricchiti o minacciati quando condividiamo la missione comune e quando le donne sono corresponsabili nella missione della Chiesa, in virtù della grazia del nostro comune Battessimo?”. “Oltre a essere uomini, in larga parte siamo anche ministri ordinati”, ha osservato Hollerich: “Nel Popolo di Dio ci sono anche altre componenti, altri carismi, altre vocazioni e altri ministeri. Che relazione c’è tra ministero ordinato e ministeri battesimali? Conosciamo tutti l’immagine del corpo proposta da San Paolo. Siamo pronti ad accettare che tutte le membra del corpo sono importanti? Siamo pronti ad accettare che Cristo è il capo del corpo, e che il corpo può funzionare solo se ogni membro è in relazione con il capo e con le altre membra? Il corpo della nostra Chiesa riesce ad agire in armonia o le sue membra si contorcono in tutte le direzioni”.