Nicaragua: Rapporto “Chiesa perseguitata”, da gennaio ad agosto già 205 attacchi alla Chiesa. “Sotto tiro” anche gli evangelici

Attacchi sempre più numerosi, diversificati, rivolti non solo alla Chiesa cattolica ma anche ai cristiani evangelici. È quanto documenta l’avvocata e ricercatrice nicaraguense in esilio Martha Patricia Molina, nella quarta edizione del suo rapporto “Nicaragua: Chiesa perseguitata”, aggiornato ad agosto 2023 (e prima, quindi della recentissima escalation si arresti di sacerdoti, ben sei, che si è verificata dall’inizio di ottobre). Secondo Molina, gli attacchi alla Chiesa cattolica nel periodo aprile 2018-agosto 2023 sono ben 667, mentre sono 70 quelli contro la chiesa evangelica. Il 2023 è già dopo otto mesi l’anno con il maggior numero di attacchi, 205, seguito dal 2022 (171). Per quanto riguarda gli altri anni, gli attacchi erano stati 90 nel 2018, 84 nel 2019, 62 nel 2020, 55 nel 2021. Tra i 667 attacchi, sono compresi 216 episodi di repressione di sacerdoti e religiosi, 117 attacchi o assedi a chiese, 80 furti o profanazioni, 64 proibizioni di processioni, 39 chiusure di mezzi di comunicazione, opere educative e caritative. Una delle novità di questa quarta edizione del rapporto, secondo la ricercatrice, è data appunto dagli attacchi alla chiesa evangelica, e si riportano casi di pastori a cui è stato impedito di tornare in territorio nicaraguense. Molina afferma che in tal modo si dimostra erronea l’impressione che gli evangelici siano “morbidi” o addirittura “complici” del regime. Anzi, “la chiesa cristiana evangelica è quella a cui sono stati confiscati più beni in questo momento”.

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