“Il nostro cuore si spezza ogni volta che sentiamo parlare di guerra, in qualsiasi parte del mondo, ma soprattutto nel Mediterraneo. Chiediamo e invochiamo la pace per tutti i conflitti in corso, appellandoci alla buona volontà dei popoli e dei governi. Lo facciamo soprattutto in questi giorni, mentre è in corso un nuovo sanguinoso conflitto”. Lo scrive in un comunicato il Consiglio dei giovani del Mediterraneo. “Crediamo nella pace e nel dialogo e, come Consiglio, desideriamo la loro promozione permanentemente, costruendo ponti tra le persone, i popoli, le nazioni; condanniamo fermamente qualsiasi uso della violenza, inadatta a risolvere i conflitti e generatrice solo di odio. Mai nessuna guerra ha posto fine alle guerre”.
Osservando che “la guerra e le uccisioni da entrambe le parti, che gravano peraltro maggiormente sui civili, sui più deboli, sui bambini, sugli indifesi, non risolveranno mai il problema storico, fratricida, della terra di Abramo”, il Consiglio dei giovani chiede ai leader politici di “scegliere coraggiosamente la via del dialogo, di favorire la giustizia che porta la pace”. “Chiediamo alla Comunità internazionale di intervenire per fermare la spirale di odio e porre le basi per una convivenza pacifica tra palestinesi e israeliani, attraverso gli strumenti della diplomazia. Preghiamo per la pace e siamo pronti ad ospitare iniziative di riconciliazione che possano favorire il dialogo, l’ascolto, la reciproca conoscenza delle proprie ragioni, l’amicizia tra i giovani dei due popoli”.