Il cardinale Luis Pascual Dri, il novantaseienne confessore del santuario mariano nel quartiere di Buenos Aires di Pompeya, ha ricevuto l’11 ottobre la berretta cardinalizia, l’anello e il titolo dal nunzio apostolico in Argentina, mons. Miroslaw Adamczyk, durante una celebrazione eucaristica presieduta dall’arcivescovo di Buenos Aires, Jorge García Cuerva, nella cattedrale metropolitana. Tra i numerosi concelebranti, l’arcivescovo emerito di Buenos Aires, card. Mario Poli, i vescovi ausiliari di Buenos Aires, Gustavo Carrara, Joaquín Sucunza ed Ernesto Giobando, il segretario generale della Conferenza episcopale argentina, mons. Alberto Bochatey, il superiore dei Cappuccini in Argentina, padre José Luis Cereijo, il consigliere della Nunziatura apostolica, mons. Daniele Liessi. Nella sua omelia, l’arcivescovo di Buenos Aires ha sottolineato come la vita del nuovo cardinale, considerato un “grande perdonatore” e che il pontefice ha indicato come esempio per gli altri confessori, sia un riflesso del Vangelo e della gioia di chi crede in Cristo. “Il cardinale Dri, a quella semplice tavola del santuario di Pompeya, dove ci fa gustare la succulenta delicatezza della misericordia divina, ci mostra anche di essere una testimonianza vivente della gioia del Risorto”, ha detto. Al termine delle sue parole, monsignor García Cuerva ha consegnato al cardinale una pianta di girasole a nome dei presenti, dicendo: “A padre Luis piacciono i girasoli. Dice che cercano sempre la luce del sole, ma nei giorni nuvolosi si guardano l’un l’altro, ognuno cercando l’energia dell’altro. Lei ci ha insegnato a essere come i girasoli: quando le giornate sono nuvolose, a guardarci negli occhi e a darci forza a vicenda”.