Il progetto HousigNet invita chi ha un’abitazione non utilizzata a metterla a disposizione per un contratto di affitto intestato a persone che hanno alle spalle una condizione di povertà o emergenza abitativa e che hanno intrapreso un percorso verso l’autonomia, persone che hanno un lavoro con un contratto di medio/lungo periodo e che possono quindi pagare un affitto, ma hanno difficoltà a trovare abitazioni accessibili. La Fondazione Solidarietà Caritas Firenze supporta sia gli inquilini sia i locatari in tutte le fasi della locazione (inserimento, gestione della casa, gestione dei rapporti con il condominio, ecc), accompagnandoli durante il percorso. “Tutti i percorsi – spiega il presidente Vincenzo Lucchetti – sono stati guidati per supportare gli inquilini nella comprensione e nella gestione dei vari aspetti legati alla locazione e nell’organizzazione pratica dei molteplici aspetti legati alla gestione domestica, compresa la questione del vicinato. Inoltre, fin dalle prime fasi di costruzione dei percorsi, è stato offerto sostegno e supporto sia agli inquilini che ai proprietari, anche al fine di favorire la costruzione di relazioni fra inquilini, proprietari e vicinato”.
“Tramite il progetto Housing net – continua Lucchetti – è stato possibile anche rilevare il bisogno che ruota intorno al tema dell’abitare: nell’anno 2023 hanno preso parte al progetto non solo persone provenienti dai circuiti delle accoglienze o da altri servizi della Fondazione, ma anche privati cittadini residenti sul territorio da molti anni che, a causa dei cambiamenti economici e del mercato immobiliare fiorentino si sono ritrovati in situazioni di estrema difficoltà”.
“Questo progetto – conclude il direttore della Caritas diocesana, Riccardo Bonechi – crea un circolo virtuoso per risolvere l’emergenza casa. L’auspicio è che le buone esperienze di queste sperimentazioni non restino solo tali ma che possano continuare a ripetersi, riprodursi e diffondersi al fine di arrivare a rappresentare, in un futuro, la prassi i, riprodursi e diffondersi al fine di arrivare a rappresentare, in un futuro non troppo lontano, la prassi”.