I 362 casi di sequestro registrati ad Haiti nel terzo trimestre del 2023 rappresentano un aumento del 141,33% rispetto al secondo trimestre, durante il quale erano stati registrati 150 sequestri. Lo denuncia l’ong haitiana Cardh (Centro di analisi e ricerca sui diritti umani), che ha diffuso ieri il suo ultimo rapporto. Per quanto riguarda i sequestri di massa, l’Unità di monitoraggio della criminalità ha dichiarato di aver registrato 11 casi, la maggior parte dei quali avvenuti a Bas-Artibonite. Rispetto al trimestre precedente, in cui erano stati registrati sei casi, il Cardh afferma di aver osservato un aumento dell’83,33%. Per quanto riguarda i dati complessivi dei 9 mesi del 2023, sono stati registrati 901 sequestri, di cui almeno 63 di cittadini stranieri.
In termini di statistiche disaggregate sugli omicidi e le morti violente, il rapporto registra 1.564 omicidi tra il 1° gennaio e il 30 settembre 2023. L’organizzazione sottolinea che il tasso di rapimenti è in aumento a causa dell’indebolimento del movimento di cittadini “Bwa Kale” (che aveva cercato di contrastare la criminalità “dal basso”) e dell’assenza di misure governative per prevenire la recrudescenza della violenza delle bande. Nel dipartimento di Artibonite, in particolare, sono aumentati i sequestri di massa e questa è una delle ragioni dell’aumento del numero di persone rapite.