Papa Francesco: Angelus, “non dividere, ma condividere”, “il chiacchiericcio è un’arma letale”

(Foto Vatican Media/SIR)

“Dio è misericordia. La giustizia sua è misericordiosa. Lasciamoci prendere per mano da lui”. È l’invito del Papa, durante l’Angelus di ieri, al quale hanno partecipato circa 30 mila persone. “Dio ha voluto salvarci andando lui stesso fino in fondo all’abisso della morte, perché ogni uomo, anche chi è caduto tanto in basso da non vedere più il cielo, possa trovare la mano di Dio a cui aggrapparsi e risalire dalle tenebre a rivedere la luce per la quale egli è fatto”, ha spiegato Francesco citando Benedetto XVI: “Noi pure, discepoli di Gesù, siamo chiamati a esercitare in questo modo la giustizia, nei rapporti con gli altri, nella Chiesa, nella società: non con la durezza di chi giudica e condanna dividendo le persone in buone e cattive, ma con la misericordia di chi accoglie condividendo le ferite e le fragilità delle sorelle e dei fratelli, per rialzarli. Vorrei dirlo così: non dividendo, ma condividendo. Non dividere, ma condividere”. “Facciamo come Gesù”, l’esortazione finale: “condividiamo, portiamo i pesi gli uni degli altri invece di chiacchierare e distruggere, guardiamoci con compassione, aiutiamoci a vicenda. Chiediamoci: io sono una persona che divide o condivide? Pensiamo un po’: io sono discepolo dell’amore di Gesù o un discepolo del chiacchiericcio, che divide?”. “Il chiacchiericcio è un’arma letale: uccide, uccide l’amore, uccide la società, uccide la fratellanza”, ha ribadito il Papa: “Chiediamoci: io sono una persona che divide o una persona che condivide?”.

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