Nell’anno scolastico 2021-2022 in Italia coloro che si sono avvalsi dell’Insegnamento della religione cattolica (Irc) sono in media l’84,44%: in particolare, l’88,24% nella scuola dell’infanzia, l’88,21% nella scuola primaria, l’85,58% nella scuola secondaria di I grado e il 78,30% nella scuola secondaria di II grado. Di conseguenza, i non avvalentesi sono stai in media il 15,56%: in particolare, l’11,76% nella scuola dell’infanzia, l’11,79% nella scuola primaria, il 14,42% nella scuola secondaria di I grado e il 21,70% nella scuola secondaria di II grado. Lo ha reso noto oggi il Servizio nazionale per l’insegnamento della religione cattolica della Cei.
Se si guarda a livello territoriale, al Nord gli avvalentesi sono stati il 78,44%: l’82,61% nella scuola dell’infanzia, l’83,47% nella scuola primaria, l’80,14% nella scuola secondaria di I grado e il 70,02% nella scuola secondaria di II grado. Quindi i non avvalentesi, in generale, sono stati il 21,56%: il 17,39% nella scuola dell’infanzia, il 16,53% nella scuola primaria, il 19,86% nella scuola secondaria di I grado e il 29,98% nella scuola secondaria di II grado.
Per quanto riguarda il Centro Italia, coloro che si sono avvalsi dell’Irc sono stati l’84,33%: l’88,77% nella scuola dell’infanzia, l’89,96% nella scuola primaria, l’86,36% nella scuola secondaria di I grado e il 75,96% nella scuola secondaria di II grado. I non avvalentesi sono stati il 15,67%: l’11,23% nella scuola dell’infanzia, il 10,04% nella scuola primaria, il 13,64% nella scuola secondaria di I grado e il 24,04% nella scuola secondaria di II grado.
Infine, al Sud ha scelto l’Irc il 96,64%: l’88,77% nella scuola dell’infanzia, il 96,93% nella scuola primaria, il 96,57% nella scuola secondaria di I grado e il 96,21% nella scuola secondaria di II grado. I non avvalentesi sono stati il 3,36%: il 2,85% nella scuola dell’infanzia, il 3,07% nella scuola primaria, il 3,43% nella scuola secondaria di I grado e il 3,79% nella scuola secondaria di II grado.