Ieri, domenica 8 gennaio, con una preghiera a Maria nel santuario delle Grazie il vescovo di Brescia, mons. Pierantonio Tremolada, ha fatto il suo ingresso in diocesi dopo sette mesi, come racconta il settimanale diocesano “La voce del popolo”. Era entrato in ospedale, al San Gerardo di Monza, l’11 luglio 2022. Oggi, lunedì 9 gennaio a mezzogiorno ha incontrato la curia e ha rivolto un messaggio di saluto a tutta la diocesi introdotto dalle parole del vicario generale, mons. Gaetano Fontana, che gli ha ribadito l’affetto di tutta la Chiesa bresciana: “In lei, come avevo detto a giugno, vediamo il volto e la figura del padre, del pastore, della guida che ci aiuta ad accogliere la volontà di Dio e ci indica la via da seguire per vivere la fede cristiana nella Chiesa e nella storia di oggi”.
Il vescovo ha ricostruito le diverse fasi della malattia e ha ringraziato il personale medico per le qualità professionali e umane messe in campo, i familiari e la diocesi per la vicinanza e per la preghiera. “Non ho parole per ringraziare il Signore. Faccio mie le parole” di Maria, nel Magnificat: “Grandi cose ha fatto in me l’Onnipotente e Santo è il suo nome'”. “Sono tanti i ringraziamenti – ha affermato il presule -. L’intera diocesi mi è stata vicina. Tante persone mi sono state vicine con la loro preghiera, che ha permesso alla grazia di Dio di operare. Ho percepito una vicinanza sincera”.
Si riparte dalla comunione che era stata chiesta e che è stata coltivata in questi mesi. “Ora riprendo il cammino con tanta riconoscenza e con il desiderio di servire come merita questa Chiesa. Voglio esprimere la mia gratitudine a quanti, primo fra tutti il vicario generale, in questi mesi si sono fatti carico del compito di guidarla. Vi avevo chiesto di aumentare il livello della comunione e così è stato. Avevo chiara la percezione che tutti percepivano il momento. Sono felice di essere tornato, di riprendere la strada che ho interrotto. Sono felice di farlo con tutti i sacerdoti della nostra diocesi ai quali mi lega tanto affetto e con i responsabili delle istituzioni civili a cui va la mia stima sincera. Mi sono affidato alla Madonna delle Grazie. Vorrei chiedere a lei di vegliare su di noi e di custodirci nel nostro cammino. Grazie e che la luce del Signore splenda sui nostri passi”.