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Commissione Ue: in Europa persistono antiziganismo e razzismo antirom. Le raccomandazioni agli Stati membri

“È necessaria una cooperazione ancora più stretta durante l’attuazione dei piani nazionali per garantire il successo del Quadro politico dell’Ue per i rom”. Lo afferma la Commissione europea nella valutazione, adottata oggi, dei piani politici nazionali dei Paesi Ue sui rom nell’ambito della strategia decennale 2020-2030, sull’uguaglianza, l’inclusione e la partecipazione delle popolazioni rom. La valutazione esamina le misure introdotte da alcuni Paesi Ue per promuovere “la lotta contro l’antiziganismo, la discriminazione e l’incitamento all’odio, misure per rafforzare la società civile e garantire la partecipazione delle donne e dei giovani rom”. Inoltre, la relazione individua “le lacune nelle strategie di alcuni Paesi Ue, come la mancanza di finanziamenti chiaramente assegnati” per l’attuazione e il monitoraggio delle strategie e delle misure per contrastare la segregazione nell’istruzione e negli alloggi. “C’è la volontà degli Stati membri di apportare cambiamenti per l’uguaglianza, l’inclusione e la partecipazione dei rom, come dimostra la raccomandazione del Consiglio adottata nel marzo 2021. Ciò deve riflettersi nelle misure adottate dai Paesi. Invito quindi i Paesi Ue a rivedere i loro piani nazionali per vedere come renderli più solidi. I problemi di antiziganismo, razzismo antirom, segregazione e discriminazione nell’Ue persistono e, in alcune situazioni, sono gravi per gran parte dei sei milioni di rom che vivono nell’Ue”, ha detto la commissaria Ue per l’Uguaglianza, Helena Dalli.

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