Il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky, con un suo decreto firmato il 28 dicembre, ha revocato la cittadinanza di un certo numero di sacerdoti della Chiesa ortodossa ucraina legata la Patriarcato di Mosca. È quanto hanno reso noto oggi alcuni media locali ucraini. Poiché infatti il decreto contiene dati personali, non viene pubblicato sul sito web del capo dello Stato secondo la normativa vigente. Il decreto menziona 13 ecclesiastici di alto rango del Patriarcato di Mosca, tra cui il metropolita Ionafan di Tulchinsky e Bratslav, sospettato di tradimento e il cui luogo di residenza è stato perquisito alla fine dello scorso anno, e il vicario della diocesi di Tulchinsky, l’arcivescovo Sergiy di Ladyzhinsky.