“Non saranno le nuove regole per le Ong a frenare gli sbarchi in Italia, ma solo politiche strutturate e lungimiranti che possano intervenire sulle cause delle migrazioni e rimuovere il bisogno che spinge le persone ad abbandonare i loro Paesi di origine. La responsabilità del fenomeno migratorio non è certo delle Ong, che operano esclusivamente in base a un principio di umana solidarietà e rispettano il diritto internazionale e tramite le quali, peraltro, avviene solo il 10% degli arrivi sulle coste italiane. Si parla molto della politica dell’ “aiutiamoli a casa loro” in riferimento ai migranti, eppure l’Italia non rispetta l’impegno assunto di destinare lo 0,70% della ricchezza nazionale alla cooperazione allo sviluppo, che ha un ruolo strategico nel portare aiuti e creare opportunità nei territori da cui fuggono le persone”. Lo dichiara Vanessa Pallucchi, portavoce del Forum Terzo Settore.
“Crediamo che si debba tenere in grande considerazione quanto sottolineato in queste ore dalle reti di Ong che, avendo ormai una lunga esperienza di soccorso in mare, evidenziano il contrasto tra il Codice di condotta introdotto dal Governo e il diritto internazionale, e il conseguente rischio di creare una situazione di incertezza normativa. Ci auguriamo che il Parlamento risolva le contraddizioni nel testo”, conclude Pallucchi.