Domani 1° febbraio si celebra la Giornata nazionale delle vittime civili delle guerre e dei conflitti nel mondo per conservare la memoria delle vittime e promuovere la cultura della pace e del ripudio della guerra. La Giornata è stata istituita con la legge n. 9 del 25 gennaio 2017 che, all’articolo 4, prevede esplicitamente il coinvolgimento del mondo della scuola nelle celebrazioni della ricorrenza.
Il ministero dell’Istruzione e del merito è da tempo impegnato, in collaborazione con l’Associazione nazionale vittime civili di guerra (Anvcg), con cui è stato di recente rinnovato un apposito protocollo d’intesa, in iniziative e attività in ambito scolastico sul tema delle vittime civili delle guerre e dei conflitti nel mondo e nella promozione, secondo i principi costituzionali, della cultura della pace e del ripudio della guerra.
La Giornata, si legge in un comunicato, costituisce un’importante opportunità, soprattutto guardando ai più giovani, per mobilitare le coscienze contro ogni forma di barbarie e tenere viva la memoria degli orrori delle guerre e dei conflitti”. In particolare, per sollecitare la riflessione delle scuole in vista del 1° febbraio, il ministero ha indetto il concorso “1943 – 2023: i bombardamenti sui civili. Nell’80° della Guerra di liberazione il ricordo delle vittime dei bombardamenti del 1943 e le analogie con il dramma che oggi vivono i civili che, come allora, subiscono le devastanti conseguenze dei bombardamenti”.
Il concorso, giunto alla VI edizione e rivolto a tutti gli studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado, richiedeva lo studio e l’analisi, attraverso la produzione di un elaborato, di un bombardamento avvenuto in Italia durante la Seconda Guerra mondiale e di un bombardamento relativo a conflitti recenti. Sono oltre 450 gli elaborati giunti dalle scuole di tutta Italia. La premiazione avverrà il prossimo 18 aprile, nella cornice delle celebrazioni dell’80° anniversario della fondazione dell’Anvcg.