L’Italia si colloca al 41° posto, con un punteggio di 56, nell’edizione 2022 dell’Indice di percezione della corruzione (Cpi), pubblicato oggi da Transparency International. Dopo il balzo in avanti di 10 posizioni nel Cpi 2021, l’Italia conferma il punteggio dello scorso anno e guadagna una posizione nella classifica globale dei 180 Paesi oggetto della misurazione. L’Indice di percezione della corruzione, elaborato annualmente da Transparency International, classifica i Paesi in base al livello di corruzione percepita nel settore pubblico, attraverso l’impiego di 13 strumenti di analisi e di sondaggi rivolti ad esperti provenienti dal mondo del business. Il punteggio finale è determinato in base ad una scala che va da 0 (alto livello di corruzione percepita) a 100 (basso livello di corruzione percepita).
Con un punteggio medio di 66 su 100, l’Europa occidentale e l’Unione europea (Ue) è ancora una volta la regione con il punteggio più alto nell’Indice di percezione della corruzione e l’Italia è tra i Paesi dell’area che hanno registrato maggiori progressi dal 2012 al 2022, nonostante resti ancora sotto la media del punteggio europeo. Il Cpi 2022 conferma, infatti, l’Italia al 17° posto tra i 27 Paesi membri dell’Unione europea.