“Condivisione e collaborazione quali motori dello sviluppo territoriale” sono le motivazioni che hanno indotto gli ordinari diocesani di Benevento, Avellino e Montevergine a costituire un Istituto interdiocesano per il sostentamento del clero.
Il progetto, da loro fortemente voluto, è partito il 10 ottobre 2022 quando a Benevento si sono riuniti mons. Felice Accrocca, arcivescovo di Benevento, mons. Arturo Aiello, vescovo di Avellino, e dom Riccardo Guariglia, abate ordinario di Montevergine, per sottoscrivere un accordo per dar luogo al nuovo soggetto giuridico. “Un lavoro fatto di incontri, condivisione di idee e progetti di sviluppo per porre a fattor comune le risorse umane e materiali degli Istituti diocesani al fine di offrire risposte più efficaci al sostentamento del clero delle realtà locali.
Una sfida coraggiosa per i territori delle aree interne dove l’unificazione dei servizi potrebbe apparire come segnale di abbandono. La forza del progetto appare, invece, proprio quella di lasciare le singolarità, mortificare gli individualismi per lavorare insieme e far beneficiare alle particolarità dei territori i risultati ottenuti”, si legge sul sito della diocesi di Benevento.
Il risultato è la costituzione dell’Istituto interdiocesano per il sostentamento del clero avvenuta con decreto congiunto degli eccellentissimi ordinari diocesani il 23 dicembre 2022. Il documento è stato sottoscritto con il parere favorevole della Conferenza episcopale italiana nelle persone del presidente e dell’economo e del presidente dell’Istituto centrale per il sostentamento del clero con la prescritta licenza del Dicastero per il Clero della Santa Sede. A presiedere il nuovo ente è stato scelto don Antonio Stolfa, del clero della diocesi di Avellino, conferendogli la rappresentanza legale con sede in Benevento presso il Palazzo arcivescovile. Il nuovo consiglio di amministrazione, composto da dieci unità tra cui economisti agrari, commercialisti, avvocati, promotori finanziari e sacerdoti, ha individuato Daniele Mazzulla quale direttore.
“Una esperienza pilota in un momento di cambiamento è la sfida accettata da tutti i promotori e coloro i quali si sono messi in gioco con spirito di servizio e abnegazione per dare risposte concrete alle esigenze del sostentamento del clero”.