“Domani pomeriggio, sul tardi, verrà chiusa la bara del Papa emerito Benedetto XVI”. Lo ha annunciato Matteo Bruno, direttore della Sala Sta o della Santa Sede, ai giornalisti, durante il briefing di oggi presso la Sala Stampa della Santa Sede. Si tratta di una bara di cipresso, che verrà chiusa “con un rito particolare”, ha precisato il portavoce vaticano, e che contiene le monete e le medaglie coniate durante il pontificato, i pallii e il rogito, un testo scritto che descrive in breve il pontificato. Il 5 gennaio, giorno dei funerali presieduti in piazza San Pietro da Papa Francesco – che terrà l’omelia e i riti di commiato finali – e celebrati dal card. Giovanni Battista Re, decano del Collegio cardinalizio, la bara con il corpo di Joseph Ratzinger – ha reso noto Bruni – “uscirà dalla basilica poco dopo le 8.50, per permettere ai fedeli di recitare il Rosario sulla bara del Papa emerito”. Alle 9.30 è previsto l’inizio della liturgia, al termine della quale avverrà la sepoltura nelle Grotte vaticane, nello stesso luogo dove è stato sepolto Giovanni Paolo II prima che la sua tomba venisse spostata nella parte superiore della basilica, dopo la canonizzazione. Il rito della sepoltura comincerà con una fettuccia che verrà avvolta intorno alla bara di cipresso, con i sigilli della Camera apostolica, della Casa Pontificia e dell’Ufficio per le celebrazioni liturgiche. La bara di cipresso verrà poi collocata in una cassa di zinco, appositamente chiusa e sigillata, e infine in una terza cassa, di legno. Il rito della tumulazione, ha ricordato il direttore della Sala Stampa della Santa Sede, “è sempre considerato privato”, e non farà parte della diretta televisiva.