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“L’uccisione intenzionale di civili innocenti è sempre un crimine. Il fatto che almeno sette israeliani siano stati assassinati dopo le loro preghiere di Shabbat vicino alla sinagoga nel Giorno della Memoria dell’Olocausto e che l’atto codardo sia ampiamente celebrato all’interno della società palestinese non fa che aumentare la natura barbara del crimine e di coloro che lo sostengono”. Con queste parole l’ambasciatore di Israele presso la Santa Sede, Raphael Schutz, commenta al Sir l’attentato di ieri sera a Gerusalemme, dove un palestinese, proveniente dal campo profughi di Shuafat, ha aperto il fuoco contro i fedeli che si trovavano all’interno della sinagoga di Ateret Avraham, nel rione di Neve Yaaco.