“Le famiglie in Ucraina stanno ricorrendo a misure sempre più disperate per sopravvivere alla guerra durante quest’inverno, caratterizzato da temperature gelide e blackout giornalieri che raggiungono fino a 12 ore al giorno”. Lo afferma oggi Save the Children denunciando che “le interruzioni di corrente stanno costringendo le persone in alcune parti del Paese a sciogliere la neve per avere l’acqua, lasciare il cibo sui balconi invece che nei frigoriferi e riscaldare i mattoni per ottenere un po’ di calore”. “A seguito di un’escalation di attacchi avvenuta lo scorso ottobre, secondo il governo ucraino, metà della capacità di generare energia in Ucraina e circa il 40% delle reti sono state danneggiate”, prosegue l’Ong, sottolineando che “i tagli all’elettricità interessano ora l’intero Paese e vanno dalle 8 alle 12 ore al giorno, mentre le temperature questo mese sono scese fino a -15°C (5°F) in alcune zone”. “I successivi attacchi contro le infrastrutture energetiche di metà dicembre – aggiunge l’Ong – hanno lasciato metà delle regioni senza elettricità, con conseguenti interruzioni di acqua e riscaldamento per quasi tre giorni. Mentre gli ospedali e le scuole hanno la priorità per l’approvvigionamento energetico, molti gestiscono ancora generatori a carburante per garantire che siano stabili e funzionanti”.
“Le persone in Ucraina stanno affrontando forse l’inverno più difficile della loro vita e molti genitori stanno lottando per mantenere i propri figli al caldo in case semidistrutte, senza elettricità o riscaldamento tra continue interruzioni di corrente e ostilità in corso. È una questione di vita o di morte se le famiglie non possono riscaldare le loro case”, ha dichiarato Sonia Khush, direttrice di Save the Children in Ucraina. “In vista di questo inverno – ha continuato –, Save the Children ha moltiplicato i suoi sforzi per fornire un’assistenza cruciale in denaro, articoli per il riscaldamento e per il restauro di case, scuole e ospedali. Ma finché gli attacchi contro le infrastrutture energetiche continueranno, questo inverno potrebbe essere tanto devastante per i bambini e le famiglie sfollate in Ucraina quanto i missili e i proiettili di artiglieria”.
Save the Children – che con i partner sta fornendo supporto e materiali – chiede alle parti in conflitto di “rispettare i propri obblighi ai sensi del diritto internazionale umanitario e del diritto internazionale dei diritti umani e di garantire che le infrastrutture energetiche e le strutture civili, come case, scuole e ospedali, siano protette dagli attacchi”.