“Ogni anno, intorno al 27 gennaio, il mondo ricorda i milioni di uomini, donne e bambini innocenti che sono stati uccisi nel più grande crimine della storia. Un crimine destinato a cancellare un popolo dalla terra. Un crimine progettato per infliggere orrore a generazioni. Un crimine che ha plasmato il nostro moderno progetto europeo, in un’incarnazione della promessa senza tempo: mai più”. Così è intervenuta la presidente del Parlamento europeo in occasione della commemorazione della Giornata della memoria nell’emiciclo del Parlamento europeo a Bruxelles. “È stato un crimine che ha visto l’uccisione di 6 milioni di ebrei, per il solo fatto di essere ebrei. Che ha visto i rom e i sinti presi di mira. Che ha visto le comunità Lgbti sradicate e tante altre persone umiliate e uccise a causa della loro etnia, disabilità, identità, razza o credo”, ha aggiunto. “L’Olocausto non è avvenuto da un giorno all’altro. ‘Auschwitz non è caduta dal cielo’, come ha detto tre anni fa la sopravvissuta Marian Turski. I campanelli d’allarme avrebbero dovuto suonare prima”, ha detto. “Dobbiamo parlarne perché la nostra è l’ultima generazione che ha ricevuto testimonianze di prima mano dai sopravvissuti all’Olocausto. L’antisemitismo esiste ancora. Ripeto quello che ho detto al Knesset (parlamento israeliano): essere antisemiti significa essere antieuropei”.