“Non dobbiamo mai dimenticare i sei milioni di donne, uomini e bambini ebrei e tutte le altre vittime, tra cui centinaia di migliaia di rom, uccisi durante l’Olocausto”. Lo ha detto la presidente della Commissione europea in vista della Giornata della memoria, il 27 gennaio. “Quest’anno sarà caratterizzato dal ricordo della resistenza e dell’insurrezione ebraica nell’Europa occupata dai nazisti”, ha aggiunto. “Commemoreremo l’80° anniversario di importanti insurrezioni, come quella del ghetto di Varsavia del 19 aprile 1943, che divenne un simbolo della resistenza ebraica e della brutalità del regime nazista. Ma anche altri atti di resistenza come in Belgio, dove, quello stesso giorno, tre membri della resistenza, Robert Maistriau, Youra Livchitz e Jean Franklemon, sabotarono un treno diretto ad Auschwitz con ebrei condannati a morte”. Von der Leyen ricorda altre rivolte “nei campi di concentramento di Treblinka e Sobibor o nel ghetto di Białystok. Perché le vittime ebree non erano passive, ma organizzavano la resistenza contro i nazisti”. La presidente ha ribadito: “Dobbiamo denunciare l’antisemitismo, l’antiziganismo e tutte le forme di odio e discriminazione”. L’antisemitismo è “di nuovo in aumento in Europa. Così come la negazione, la distorsione e la banalizzazione dell’Olocausto. Il ricordo non è un obiettivo in sé. Dobbiamo promuovere la vita ebraica. Lavoreremo per un’Unione europea libera dall’antisemitismo e da qualsiasi forma di discriminazione”, conclude.