“L’approfondimento, una maggiore coscienza, un modo più autentico di vivere la fede non sono contrari al dialogo, bensì permettono un’apertura all’altro”, ha sottolineato mons. Henryk Ciereszko, presidente del Comitato dei vescovi polacchi per il dialogo con le religioni non cristiane e responsabile per il dialogo tra cattolici e musulmani, in occasione della Giornata dell’islam, celebrata oggi dalla Chiesa polacca. “Proprio nel dialogo che esprimiamo noi stessi in quanto cristiani”, ha aggiunto il presule, sottolineando l’importanza di “condividere il bene” nel contesto delle esperienze difficili degli ultimi anni. La Giornata, istituita nel 2001, quest’anno ha come titolo quello dell’ultimo messaggio per il ramadan del Pontificio Consiglio per il dialogo interreligioso: “Cristiani e musulmani: condividiamo gioie e dolori”. Per l’imam Rafal Berger, copresidente del Consiglio congiunto di cattolici e musulmani polacco, tali parole hanno “un grande significato comunitario che supera quello religioso” poiché la condivisione costituisce “il fondamento di ogni comunità, senza divisioni religiose, razziali, sociali e etniche”. In Polonia ci sono due comunità musulmane registrate ufficialmente. La prima, dal 1925 raggruppa i circa 6mila musulmani di origine tartara residenti sul territorio nazionale, mentre la Lega musulmana istituita nel 2004 e con circa 25mila aderenti accoglie i fedeli dell’islam che arrivano in Polonia per studiare e lavorare nonché coloro che pur non di provenienza musulmana scelgono l’islam come loro religione.