Sei antiche pagine in pergamena finemente decorate con preziose miniature e risalenti al 1450 sono state restituite stamattina alla Curia vescovile di Torino. Il Nucleo Carabinieri per la tutela del patrimonio culturale di Torino le ha consegnate nel corso di una cerimonia svoltasi alla presenza di mons. Alessandro Giraudo, vescovo ausiliare e vicario generale di Torino, di Giuseppe Ferrando, procuratore capo della Procura di Novara, del gen. B. Claudio Lunardo, comandante provinciale dei Carabinieri di Torino, e del ten. col. Giuseppe Marseglia, comandante del Gruppo Carabinieri per la tutela del patrimonio culturale di Monza.
I manufatti, viene spiegato in un comunicato, sono appartenenti ai testi sacri “Messale di Ludovico da Romagnano”, “Breviario di Ludovico da Romagnano” e “Antifonario miniato da Giovanni da Desio” e furono asportati in un furto nell’ottobre del 1990 durante un temporaneo trasferimento dell’Archivio Capitolare presso i locali del Duomo di Torino. “Si trattava di splendidi fogli manoscritti – prosegue il comunicato – che, in corrispondenza delle feste liturgiche più importanti o in presenza delle scene religiose più sacre, erano impreziositi da brillanti decorazioni e immagini finemente miniate. Fu necessario uno studio durato diversi anni per comprendere l’entità del furto”. “Solo nel 1996, al termine di un lungo ed accurato lavoro di ricostruzione, si riuscì a precisare che da quei tomi erano state sottratte nel tempo 267 pergamene: 71 erano state rubate dal Breviario, 78 dal Messale e 118 mancavano dall’Antifonario di Giovanni da Desio. Le indagini dei Carabinieri, coordinate dalla Procura della Repubblica di Torino, consentirono, nell’immediatezza, di recuperare 33 pergamene. L’iniziale recupero permise, a cascata, di tracciare le linee di un canale di ricettazione arrivando, nel 2013, a recuperarne altre 11. Le indagini sono poi proseguite senza sosta in collaborazione con gli organismi internazionali di polizia, Interpol ed Europol arrivando a individuare le pagine che vengono ora restituite al loro proprietario: in totale 44, ossia 16 dal Breviario, 21 dal Messale e 7 dall’Antifonario”. Le sei pagine che restituite, sono state rintracciate e rimpatriate da Germania (Pforzheim e Wuppertal), Inghilterra (Londra), Stati Uniti (Tampa) e Giappone (Tokyo). “Territori così lontani dal luogo del furto che – osservano i Carabinieri – testimoniano, oltre all’indiscutibile pregio delle opere, l’estensione internazionale del mercato illecito dei beni culturali. Alcune preziose pagine erano state acquistate nelle aste specializzate ad un prezzo individuale compreso tra quattro e settemila euro, da facoltosi collezionisti e appassionati di settor ema anche da Istituti e musei nazionali”.