“Accolgo questo nuovo incarico con disponibilità e trepidazione. Disponibilità perché si tratta di un servizio ecclesiale e tutto ciò che mira a far crescere il corpo di Cristo che è la Chiesa va accolto con prontezza ed entusiasmo. Trepidazione perché spero di essere all’altezza dei compiti affidati dallo Statuto all’assistente ecclesiastico nazionale: favorire un clima di autentica collaborazione e di fraternità ecclesiale in un’associazione che è chiamata a servire le persone ammalate”. Lo ha affermato mons. Rocco Pennacchio, arcivescovo di Fermo, la cui nomina ad assistente nazionale dell’Unitalsi è stata resa nota oggi. Proprio alle persone ammalate, sottolinea l’arcivescovo, “va il primo pensiero: la gratitudine per la loro testimonianza e la richiesta di una preghiera perché nell’Unitalsi cresca e si rafforzi l’entusiasmo nel servire le membra sofferenti del corpo di Cristo. Volgendo lo sguardo su di Lui si superano tutte le difficoltà”. Infine, conclude mons. Pennacchio, “esprimo gratitudine ai volontari e a coloro che hanno responsabilità a livello centrale, in particolare il presidente, nelle sezioni e nelle sottosezioni. Incoraggio tutti a guardare con fiducia il futuro della la nostra associazione”.