“Prima di tutto chiediamo aiuti umanitari. Ma se vogliamo che questa guerra finisca e se vogliamo spezzare la catena di questo male, abbiamo bisogno anche di aiuto militare”. È Epifanio, metropolita di Kiev e primate della Chiesa autocefala ortodossa in Ucraina, a parlare delle discussioni in atto in Europa riguardo l’invio di aiuti militari in Ucraina. “Prima questa guerra finisce, meno ci saranno distruzioni e soprattutto vittime”, dice Epifanio in un’intervista rilasciata al Sir a Roma, dove si trova insieme al Consiglio pan-ucraino delle Chiese e delle organizzazioni religiose per incontrare il Papa. “Sfortunatamente – aggiunge – constatiamo che sia il presidente russo Purtin sia l’amministrazione della Federazione russa non riescono a capire che è necessario il dialogo. Pensano che il dialogo sia un segno di debolezza. Capiscono solo il linguaggio della forza. Solo quando gli ucraini sono forti, loro perdono il desiderio di prolungare questa guerra. Se gli ucraini cesseranno di resistere, il nostro Stato non esisterà più. E se Putin ferma i bombardamenti, questa guerra finisce”. Nell’intervista, il metropolita ortodossa lancio un appello all’Italia: “Non dimenticate questa terribile guerra che si sta svolgendo nel cuore dell’Europa. Gli ucraini pagano questa guerra ogni giorno con il prezzo di molte vite umane,anche di molti bambini. Se condividete con voi il nostro dolore, il dolore diventa per noi meno forte. Il popolo ucraino sta soffrendo. E sta soffrendo perché stiamo proteggendo non solo il nostro futuro ma il futuro di tutta l’Europa. Come cristiani, sappiamo che, quando una parte del corpo soffre, tutto il corpo soffre. Per questo chiediamo preghiere, supporto e compassione”.