“Il Signore è più grande dei nostri problemi, soprattutto quando li incontriamo nell’annunciare il Vangelo al mondo, perché questa missione, in fin dei conti, è sua e noi siamo semplicemente i suoi umili collaboratori, servi inutili”. Lo scrive il Papa, nel Messaggio per la Giornata missionaria mondiale – diffuso oggi – nel quale esprime la sua vicinanza “a tutti i missionari e le missionarie nel mondo, in particolare a coloro che attraversano un momento difficile: il Signore risorto è sempre con voi e vede la vostra generosità e i vostri sacrifici per la missione di evangelizzazione in luoghi lontani”. “Nella sua grande misericordia, egli non si stanca mai distare con noi, malgrado i nostri difetti, i dubbi, le debolezze, nonostante la tristezza e il pessimismo ci inducano a diventare ‘stolti e lenti di cuore’, gente di poca fede”, assicura Francesco sulla scorta del brano evangelico dei discepoli di Emmaus, che fa da sfondo a tutto il messaggio: “Oggi come allora, il Signore risorto è vicino ai suoi discepoli missionari e cammina accanto a loro, specialmente quando si sentono smarriti, scoraggiati, impauriti di fronte al mistero dell’iniquità che li circonda e li vuole soffocare. Perciò, non lasciamoci rubare la speranza!”.