“In quattro famiglie italiane su dieci (40%) sono i nonni a salvare il bilancio domestico messo a rischio dall’inflazione che colpisce il carrello della spesa con l’esplosione dei costi dell’energia a causa della guerra in Ucraina, con una tendenza che si è accentuata anche rispetto ai difficili anni della pandemia”. È quanto emerge da una rilevazione on line della Coldiretti sul sito web www.coldiretti.it divulgata in occasione dell’assemblea dei Senior della Coldiretti, a Roma, dove è stato aperto il primo salone della cultura contadina salvata dai Senior, alla presenza del presidente della Coldiretti, Ettore Prandini, e del ministro per la Famiglia, la natalità e le pari opportunità, Eugenia Roccella.
“Tra gli italiani che beneficiano della presenza di un pensionato in casa, quasi i due terzi (63%) – rileva Coldiretti – dichiarano che i nonni sono un fattore determinante per contribuire proprio al reddito familiare, mentre il 22% guarda a loro come un valido aiuto per accudire i propri figli, magari per portarli a scuola e seguirli anche una vola tornati a casa. Una possibilità che dà fiducia ma consente anche di risparmiare su doposcuola e babysitter”. “Ma esiste anche una ridotta percentuale del 15% – aggiunge l’associazione – che trova dai nonni un aiuto a livello lavorativo, soprattutto per chi ha un’attività, dall’agricoltura all’artigianato, fino al commercio, e può così beneficiare dell’esperienza accumulata da chi è ora in pensione”. “Come nella migliore tradizione agricola – spiega Coldiretti – la presenza degli anziani fra le mura di casa è quindi quasi sempre considerata un valor aggiunto all’interno di un welfare familiare che deve fare i conti sia con la gestione delle risorse economiche disponibili sia con quella del tempo e dei figli in situazioni dove molto spesso entrambi i genitori lavorano e sono fuori casa la maggior parte della giornata”.
“Considerata per anni a torto come una forma arcaica da superare, la presenza degli anziani all’interno della famiglia si sta dimostrando fondamentale per affrontare le difficoltà economiche e sociali di molti cittadini”, afferma Prandini, sottolineando che “la solidarietà tra generazioni sulla quale si fonda l’impresa familiare è un modello vincente per vivere e stare bene insieme e non un segnale di arretratezza sociale e culturale come è stato spesso affermato”.