“L’importanza di costruire comunità aperte e di lavorare insieme è emersa anche nel confronto sul secondo anno del Cammino sinodale dedicato all’ascolto”. Lo riporta il comunicato finale del Consiglio permanente della Cei, che si è riunito a Roma dal 23 al 25 gennaio. “Nonostante qualche resistenza, nelle diocesi italiane il tentativo di rendere il Cammino non solo un evento ma uno stile sta prendendo corpo nel linguaggio e nelle intenzioni, attraverso assemblee, incontri, iniziative promosse nelle Diocesi e nelle parrocchie e in altre realtà nell’ambito dei ‘cantieri sinodali’”, si legge. In questo orizzonte, i vescovi hanno scelto come tema principale della 77ª Assemblea generale (Roma, 22-25 maggio 2023): “In ascolto dello Spirito che parla alla Sua Chiesa. Linee per la fase sapienziale del Cammino sinodale”. L’obiettivo è offrire una mappa di temi emersi e approfonditi nel biennio dell’ascolto, avviandosi così nella seconda fase a discernere il “senso di fede” espresso nella prima e, su questa base, costruire alcune proposte. Si tratterà di individuare quei nodi pastorali concreti sui quali portare l’attenzione dell’intero popolo di Dio per comprendere cosa va cambiato per “diventare una Chiesa più fedele al Vangelo, più accogliente, più aperta, più prossima, più agile, più missionaria, più familiare, più vicina agli ultimi, più capace di relazioni, più spirituale, più kerygmatica”.